Nota dal Centro Studi Confindustria - Debito e oneri finanziari molto pesanti nei settori di industria e servizi a causa della pandemia

Ufficio studi e ricerche

Nel 2020 il credito bancario alle imprese italiane ha registrato un balzo, spinto dai prestiti emergenziali con garanzie pubbliche: ciò è servito per arginare la crisi di liquidità causata dal crollo dei fatturati dovuto alla pandemia.

Tuttavia, in molti settori ciò ha accresciuto troppo il peso del debito: nei servizi da 1,9 a 11,2 anni di cash flow. Il semplice servizio del debito prosciuga le risorse interne, che si sono assottigliate nel 2020.

Senza interventi mirati a rafforzare la situazione finanziaria delle imprese - in primis, un allungamento della durata del debito - e senza un solido recupero di fatturato e cash flow dal 2021, in quasi tutti i settori di industria e servizi, l’eccesso di indebitamento mette a rischio il flusso di nuovi investimenti produttivi in Italia.

Alleghiamo a tal riguardo l’ultima nota CSC del mese di gennaio.

Nota CSC gennaio 2021.pdf

07 gennaio 2021

Condividi