SET7E GIORNI - Newsletter di Confindustria - Speciale crisi di Agosto

Confindustria

Nei giorni di agosto si è verificata una delle crisi di governo più complesse che il nostro Paese abbia mai affrontato per tempi e modalità, perché capita in un momento in cui l’economia ristagna - il Pil tedesco fa registrare un meno 0,1 per cento nel secondo trimestre - e gli ordini arretrano nelle grandi regioni industriali del Nord mentre a Sud si assiste a un continuo aumento dei divari e a un ulteriore deterioramento della situazione economica. Con queste parole il presidente Boccia ha commentato, in una lettera al Sole 24 Ore del 15 agosto, la crisi istituzionale e lo stallo dopo la caduta del Governo. Confindustria non prende posizione sul fatto che sia opportuna o meno una verifica elettorale immediata o la scelta di soluzioni alternative che comunque dovrebbero avere una strategia e fissare degli obiettivi valutabili nel merito. Confindustria ha costruito la sua credibilità sull'essere percepita autonoma, apartitica e agovernativa. Questo significa giudicare i singoli provvedimenti di un governo o i progetti di una forza politica senza mai affidare ad alcuno una delega generale, decisione che spetta solo ai cittadini nell’ambito dei percorsi istituzionali. Per noi occorre superare le incertezze e quindi il punto non è solo e tanto fare presto ma fare che cosa. A noi interessano più sviluppo, più crescita, più occupazione da realizzare a partire dalla prossima manovra di bilancio puntando a un taglio del cuneo fiscale per rafforzare i salari dei lavoratori, a un piano di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro e a massicci investimenti in infrastrutture. Le infrastrutture funzionano in maniera anticiclica, collegano persone e territori e dovrebbe essere questa una priorità della politica a partire dalla TAV e passando per la Gronda di Genova. Così il Presidente Boccia in un'intervista al Foglio del 24 agosto è tornato a incalzare sulle priorità di Confindustria in vista della manovra. I conti vanno messi subito in sicurezza e rispetto a questo obiettivo c’è una chiara determinazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per questo facciamo appello alla responsabilità e al realismo di tutte le forze politiche affinché rendano chiara la loro linea di politica economica indicando cosa intendono fare, con quali risorse e con che effetti sull’economia reale. Qualsiasi sia la soluzione che verrà individuata, il calendario previsto va rispettato e va evitato l’aumento dell’Iva, ma chiarendo con quali risorse. Bisogna definire quale sarà l'orientamento sul taglio del cuneo fiscale, che per noi non può essere oggetto di uno scambio con il salario minimo legale, ma deve servire a rafforzare le buste paga dei lavoratori.

Di seguito la lettera del Presidente Boccia al Sole 24 Ore, l'intervista al Foglio e l'intervista della DG all'Handelsblatt

27 agosto 2019

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