Finanziamenti a supporto di progetti innovativi delle PMI sulle tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico: pubblicato il decreto MISE

PNRR

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2022 il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 febbraio 2022 che istituisce un regime di aiuto per il sostegno, nell'intero territorio nazionale, di investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro, piccole e medie imprese, volti a favorire, in particolare, la trasformazione tecnologica e digitale, la transizione verso il paradigma dell'economia circolare e la sostenibilità energetica al fine di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

Il decreto disciplina le condizioni e le modalità per la concessione e l'erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da PMI conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall'Unione europea.

Risorse disponibili

Per la concessione delle agevolazioni sono disponibili risorse complessivamente pari a euro 677.875.519,57 di cui:

1.    euro 250.207.123,57, per le Regioni del centro-nord (Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), a valere sulle risorse dell'iniziativa «REACT - EU» destinate all'Asse prioritario VI del Programma operativo nazionale (PON) «Imprese e competitività» 2014-2020;

2.    euro 427.668.396,00, per le Regioni del Mezzogiorno (Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, a valere, quanto a euro 337.668.396,00, sul Programma complementare «Imprese e competitività» e, quanto a euro 90.000.000,00, sulle risorse liberate del Programma operativo nazionale (PON) «Sviluppo imprenditoriale locale» 2000-2006. Le predette risorse sono utilizzate nel rispetto dei vincoli di assegnazione territoriale previsti dalle fonti finanziarie di riferimento.

Una quota pari al 25% delle risorse è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Soggetti beneficiari

Per beneficiare delle agevolazioni le PMI, alla data di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

·         essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;

·         essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;

·         non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, secondo la definizione di cui all'art. 2, punto 18, del regolamento GBER;

·         trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;

·         essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;

·         aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;

·         non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell'investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell'investimento stesso.

Programmi ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l'utilizzo delle tecnologie di cui all'allegato 1 al decreto, in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell'impresa proponente.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell'ambito della procedura di accesso, sulla base di indicatori di sostenibilità previsti dalle soluzioni di cui all'allegato 2 e allegato 3 del decreto.

I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle attività economiche specificate nell'allegato 4 del decreto, in particolare devono riguardare:

1.    Attività manifatturiere

2.    Attività di servizi alle imprese

I programmi di investimento devono prevedere spese per l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 in maniera preponderante rispetto al totale delle spese ammissibili del programma. Inoltre gli investimenti devono essere diretti all'ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.

Nel caso di investimenti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno i programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili per un ammontare non inferiore a 500.000,00 euro e non superiore a 3.000.000,00 euro e comunque all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato.

Nel caso di investimenti da realizzare nelle regioni del centro-nord i programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili per un ammontare non inferiore a 1.000.000,00 euro e non superiore a 3.000.000,00 euro e comunque all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato.

I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e conclusi entro 12 mesi dalla data di concessione dell'agevolazione.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all'acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

a.    macchinari, impianti e attrezzature;

b.    opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;

c.    programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a;

d.    acquisizione di certificazioni ambientali.

L'acquisto deve riguardare beni e servizi nuovi di fabbrica.

Sono altresì ammissibili spese per consulenze riguardanti la definizione di diagnosi energetiche nel limite del 3% dell'importo complessivo delle spese ammissibili.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell'investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.

In particolare:

a.    per i programmi di investimento ricadenti nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;

b.    per i programmi di investimento ricadenti nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per cento per le imprese di media dimensione;

c.    per i programmi di investimento da realizzare nelle restanti regioni italiane, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.

L'agevolazione è concessa nei limiti previsti dalla sezione 3.12 del Temporary Framework sugli aiuti di stato.

L'agevolazione non è cumulabile con altre forme di agevolazione pubbliche configurabili come aiuti di Stato.

Procedura di accesso

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito internet del Ministero (www.mise.gov.it) e del soggetto gestore (www.invitalia.it). Con il medesimo provvedimento, saranno resi disponibili gli schemi in base ai quali devono essere presentate le domande di agevolazione e i piani di investimento ed è precisata l'ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del soggetto gestore, ivi inclusa la documentazione tecnica che deve accompagnare le istanze al fine della dimostrazione della capacità del programma di investimento di conseguire i particolari obiettivi di sostenibilità ambientale, nonché sono forniti gli ulteriori elementi atti a definire la corretta attuazione degli interventi previsti. Le domande di agevolazione dovranno, in ogni caso, essere presentate, a partire dalla data fissata con il predetto provvedimento, esclusivamente per via telematica, attraverso l'apposita procedura informatica resa disponibile sul sito Internet del soggetto gestore.

Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentazione di una nuova domanda di agevolazione, in caso di rigetto dell'istanza in esito alla relativa istruttoria.

Alleghiamo il testo del DM 10 febbraio 2022 e i relativi allegati, e ricordiamo che l’Ufficio Economico della scrivente resta a disposizione per ogni eventuale chiarimento necessario.

DM 20 febbraio 2022.pdf

Allegato DM 20 febbraio 2022.pdf

05 aprile 2022

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