L'UE adotta il 16° pacchetto di sanzioni contro la Russia

Sanzioni Russia

Si informa che il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il sedicesimo pacchetto di misure economiche e individuali contro la Russia.

Con l’ultimo pacchetto di sanzioni vi sono stati 83 nuovi inserimenti in elenco: 48 persone e 35 entità responsabili di azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Inoltre, il Consiglio ha stabilito due nuovi criteri che consentiranno all'UE di imporre misure restrittive nei confronti di persone ed entità che possiedono o gestiscono navi della flotta ombra di Putin e di coloro che sostengono il complesso militare e industriale russo o ne traggono vantaggio.

Flotta ombra

Sono state aggiunte altre navi all'elenco delle imbarcazioni cui sono vietati l'accesso ai porti e l'ottenimento di una vasta gamma di servizi di trasporto marittimo. Questa misura colpisce le petroliere di paesi non UE che fanno parte della flotta ombra di Putin ed eludono il meccanismo del tetto sui prezzi del petrolio, sostenendo così il settore energetico della Russia, o le navi responsabili del trasporto di attrezzature militari per la Russia o di cereali ucraini sottratti illegalmente. Oggi 74 navi originarie di paesi terzi sono state sanzionate per questi motivi, portando a 153 il totale delle navi inserite in elenco.

Finanza e banche

L'UE impone un divieto di effettuare operazioni agli enti creditizi o finanziari stabiliti al di fuori della Russia che utilizzano il "sistema di trasmissione dei messaggi finanziari (SPFS)" della Banca centrale di Russia. L'SPFS è un servizio di messaggistica finanziaria specializzato sviluppato dalla Banca centrale di Russia al fine di neutralizzare l'impatto delle misure restrittive. Il Consiglio ha deciso anche di estendere il divieto di fornire servizi di messaggistica finanziaria specializzati a 13 banche regionali ritenute importanti per il sistema finanziario e il sistema bancario russi.

Commercio

Il Consiglio ha inoltre aggiunto all'elenco di entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale russo nella guerra di aggressione contro l'Ucraina 53 nuove entità, alle quali saranno imposte restrizioni più rigorose sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso e di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Un terzo di tali entità sono russe, mentre le altre sono situate in paesi terzi (Cina, compresa Hong Kong, India, Kazakhstan, Singapore, Turchia, Emirati arabi uniti e Uzbekistan) e sono state coinvolte nell'elusione delle restrizioni commerciali o nell'approvvigionamento di prodotti sensibili necessari, ad esempio, per gli UAV e i missili utilizzati in operazioni militari russe.

Inoltre, la decisione amplia l'elenco dei prodotti soggetti a restrizioni che contribuiscono al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo, aggiungendovi prodotti utilizzati per lo sviluppo e la produzione dei sistemi militari russi, quali precursori chimici della cloropicrina e di altri agenti antisommossa, software relativi a macchine a controllo numerico, composti del cromo e comandi utilizzati per guidare aeromobili senza equipaggio (UAV).

L'UE ha introdotto ulteriori restrizioni alle esportazioni di beni che contribuiscono al rafforzamento delle capacità industriali russe (prodotti chimici, alcune materie plastiche e gomma) e al loro transito attraverso la Russia, nonché alle importazioni di alluminio primario, che generano entrate significative per la Russia.

Divieto di radiodiffusione

Il Consiglio ha deciso di sospendere le licenze di radiodiffusione nell'UE per otto organi di informazione russi che sono sotto il controllo permanente della leadership russa e di vietare loro di trasmettere contenuti.

Porti e chiuse

L'UE vieta qualsiasi operazione con alcuni porti, chiuse e aeroporti russi inseriti in elenco che sono utilizzati per il trasferimento alla Russia di UAV, missili e delle tecnologie e dei componenti correlati oppure per l'elusione del tetto sui prezzi del petrolio o di altre misure restrittive da parte di navi che adottano pratiche di trasporto marittimo irregolari e ad alto rischio. Il divieto riguarda anche l'accesso alle loro strutture e la prestazione di qualsiasi servizio a navi o aeromobili.

Trasporti

Al fine di garantire l'efficacia delle misure restrittive dell'UE nei confronti del settore dell'aviazione, il Consiglio ha deciso di estendere il divieto di volo nell'UE ai vettori aerei inseriti in elenco che effettuano voli interni in Russia o che esportano aeromobili o altri beni e tecnologie del settore aeronautico a vettori aerei russi e a soggetti da essi controllati.

L'UE sta rafforzando anche l'attuale divieto di trasporto di merci su strada all'interno del territorio dell'UE, anche in transito, da parte di operatori dell'UE di proprietà, per il 25% o più, di persone fisiche o giuridiche russe. La nuova disposizione vieta qualsiasi modifica all'assetto patrimoniale delle imprese di trasporto su strada che aumenti oltre il 25% la quota percentuale detenuta da una persona fisica o giuridica russa.

Energia

Le nuove misure impongono ulteriori restrizioni alle esportazioni di beni e tecnologie, in particolare i software connessi alla prospezione di petrolio e di gas, al fine di limitare ulteriormente le capacità di prospezione e produzione della Russia. Inoltre, estende il divieto già in vigore di fornire beni, tecnologie e servizi per il completamento di progetti relativi al petrolio greggio in Russia, tra cui il progetto "Vostok Oil", così come per il completamento dei progetti relativi al GNL.

Il Consiglio vieta anche lo stoccaggio temporaneo del petrolio greggio e di prodotti petroliferi russi all'interno dell'UE, indipendentemente dal prezzo di acquisto del petrolio e dalla destinazione finale di tali prodotti.

L'UE vieta la prestazione di servizi di costruzione, compresi i lavori di ingegneria civile, estendendo l'approccio già in vigore nelle zone dell'Ucraina occupate illegalmente. Al fine di combattere la riesportazione illegale di beni dell'UE oggetto di sanzioni, gli operatori dell'UE che vendono merci sensibili a paesi terzi diversi dai paesi partner sono tenuti ad attuare meccanismi di dovuta diligenza in grado di individuare, valutare e mitigare i rischi di tale riesportazione verso la Russia. La Commissione fornirà assistenza agli operatori economici per facilitare il rispetto degli obblighi loro incombenti, in particolare in relazione a tali requisiti.

Bielorussia

Il pacchetto di sanzioni comprende ulteriori misure restrittive nei confronti della Bielorussia analoghe alle sanzioni di tipo commerciale concordate nei confronti della Federazione russa, nonché altre misure quali restrizioni relative alla vendita o alla fornitura di servizi e software, ai depositi e ai portafogli di cripto-attività, e ai trasporti. Il Consiglio ha inoltre introdotto un nuovo criterio di inserimento in elenco per le persone, le entità o gli organismi che sostengono il complesso militare e industriale della Bielorussia o ne traggono vantaggio.

Crimea e Sebastopoli e alcune zone dell'Ucraina non controllate dal governo

Il Consiglio ha introdotto nuove restrizioni concernenti la Crimea e Sebastopoli e le zone dell'Ucraina non controllate dal governo nelle regioni di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia, con l'obiettivo di impedirne l'integrazione nella Federazione russa e di prevenire l'elusione delle sanzioni dell'UE.

Le restrizioni riguardano la prestazione di servizi di contabilità, revisione contabile, tenuta di libri contabili, consulenza fiscale, consulenza amministrativo-gestionale, pubbliche relazioni, costruzione, architettura, ingegneria, consulenza giuridica, consulenza informatica, ricerca di mercato e sondaggi di opinione, come anche servizi tecnici di prova e analisi e servizi pubblicitari. Inoltre, le restrizioni riguardano la fornitura di determinati software gestionali per le imprese e di software di progettazione e fabbricazione industriali, nonché dei relativi diritti di proprietà intellettuale o segreti commerciali.

Il regime di sanzioni relativo alle zone dell'Ucraina non controllate dal governo è stato recentemente prorogato di un altro anno fino al febbraio 2026.

La Commissione Europea ha pubblicato delle FAQ sul 16o pacchetto di sanzioni, disponibili al seguente link: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_25_586

25 febbraio 2025

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