Turchia – richiesta di prova di origine anche in presenza di ATR

Disciplina doganale

Dal 2011 la Turchia impone dazi aggiuntivi su alcuni specifici prodotti originari di Paesi diversi da quelli con cui la Turchia ha siglato accordi di libero scambio o con i quali è in vigore un’unione doganale.

L’unione doganale tra Turchia e Unione europea (Decisione 1/2006 del Comitato di Cooperazione Doganale UE-Turchia) fa sì che i prodotti immessi in libera pratica in una parte e importati nell’altra parte godano di abbattimento daziario, purché scortati dal certificato A.TR., a prescindere dall’effettiva origine dei prodotti. Per esempio, un prodotto di origine cinese immesso in libera pratica in Unione europea e per il quale è stato pagato il dazio all’importazione, può essere importato in Turchia (accompagnato da A.TR.) a dazio nullo.

Analogamente, un prodotto di origine preferenziale di un qualsiasi Paese legato alla UE da un accordo di libero scambio potrebbe essere importato in UE con riduzione/abbattimento daziario e, in virtù dell’unione doganale, essere successivamente esportato verso la Turchia godendo del dazio nullo.

La Turchia, però, non ha concluso gli stessi accordi di libero scambio conclusi dall’Unione europea. Ad esempio il Messico e il Canada sono Paesi che hanno concluso accordi con l’UE ma non con la Turchia. In Turchia, quindi, potrebbero arrivare prodotti che se esportati direttamente da Canada o Messico sconterebbero dazio in virtù del fatto che con questi Paesi la Turchia non ha concluso accordi specifici.

Inoltre, i dazi aggiuntivi introdotti negli ultimi anni in svariati settori (dal tessile alla meccanica e all’arredo), che colpiscono prodotti originari di Paesi diversi dagli Stati membri dell’UE o da quelli che hanno concluso accordi con la Turchia, potrebbero far divenire il commercio tra UE e Turchia una sorta di “laundry of duties”.

Per difendersi da tale fenomeno che può danneggiare l’economia turca, le autorità doganali turche, sulla base di un Comunicato del Ministero dell’Economia turco, stanno richiedendo agli importatori che i prodotti provenienti dall’UE siano accompagnati da un certificato d’origine anche in presenza di A.TR..

02 agosto 2019

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