Cassazione civile, Sezione lavoro, sentenza n. 12534 del 10.05.2019

Illegittimo il licenziamento del lavoratore che registra conversazioni all’insaputa degli interlocutori e per ottenere prove per un successivo giudizio

La Cassazione civile Sezione lavoro con la pronuncia dello scorso 10.05.2019, n. 12534, analizza il tema della rilevanza disciplinare delle registrazioni effettuate dal lavoratore durante l’orario di lavoro, all’insaputa dei presenti, ma allo scopo di precostituirsi una prova per il giudizio.

Nel caso di specie il lavoratore era stato licenziato per aver “Commesso illeciti nei confronti dei vertici del Consorzio”.

La Suprema Corte, dopo che il giudice del reclamo aveva confermato la legittimità del licenziamento irrogato, stravolge la pronuncia di secondo grado, considerando il licenziamento illegittimo.

La decisione della Corte ha dato seguito all’orientamento che afferma la legittimità della condotta del lavoratore che abbia effettuato registrazioni per tutelare la propria posizione all’interno dell’azienda e per precostituirsi un mezzo di prova, “Se pertinente alla tesi difensiva e non eccedente le sue finalità”.

Per ogni ulteriore chiarimento rimane a disposizione l’Ufficio Sindacale nella persona di Alberto Virgili.

All.

Cass.-10-maggio-2019-n.-12534.pdf

06 giugno 2019

Condividi