Patto di prova: è ripetibile?
Sentenza Corte di Cassazione n. 22809 del 12 settembre 2019
Con sentenza n. 22809 del 12 settembre 2019, la Corte di Cassazione ha affermato la possibilità di ripetere il periodo di prova.
La Suprema Corte formula il suo iter logico basandosi sulla finalità dell’art. 2096 del Codice Civile che definisce l’istituto della prova. La sua finalità, come è noto, è quella sperimentare la convenienza del rapporto lavorativo tra il datore di lavoro e il lavoratore.
L’arresto giurisprudenziale in esame indica che, qualora vi sia la necessità del datore di lavoro di verificare, oltre alle qualità professionali del lavoratore, anche il comportamento e la personalità dello stesso in relazione all’adempimento della propria prestazione (trattandosi di elementi suscettibili a modificarsi nel tempo per molteplici fattori come le abitudini di vita, i problemi di salute e le modifiche organizzative e tecnologiche) la prova è ripetibile per le stesse mansioni e per un congruo lasso di tempo.
Precedentemente (Cassazione n. 10442 del 2012 nonché Cassazioni dell' anno 2015) avevano respinto la stessa questione.
Per ogni ulteriore chiarimento rimane a disposizione l’Ufficio Sindacale nella persona di Alberto Virgili.
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