Manovra: "La proroga del superbonus è un segnale positivo. Ottimo risultato per industria e costruzioni"
Lo ha affermato Emanuele Orsini, Vice Presidente Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco
"Dai testi circolati finora consideriamo un segnale positivo la proroga del bonus 110% fino al 2023 e la previsione di un decalage fino al 2025. Si tratta di un ottimo risultato per il mondo industriale e delle costruzioni, anche nell’ottica della ripresa economica. Il superbonus e la sua cedibilità è una misura di impulso importante agli investimenti e che risponde anche alle richieste dell’Europa di rendere più efficiente e moderno il nostro patrimonio immobiliare". Così Emanuele Orsini, Vice Presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco, subito dopo il varo della Manovra da parte del Consiglio dei Ministri. Nel corso del suo intervento al convegno 'Oltre la crisi. Il finanziamento della ripartenza', organizzato da ACB Academics & Consultants for Business e il Sole 24 Ore, Orsini è poi tornato a invocare l’abrogazione dell’Irap “ma senza dare spazio ad aumenti dell'Ires, poiché scoraggeremmo l'attrazione degli investimenti e ci muoveremmo nella direzione opposta rispetto all'orientamento assunto dall'Ue”. Inoltre, il Vice Presidente ha ricordato la posizione di Confindustria sul cuneo fiscale, secondo cui, puntando su un taglio deciso, si otterrebbe un duplice effetto: il rilancio dei consumi e l’alleggerimento del pesante carico fiscale che sopportano le imprese.
Sul nostro territorio, il Presidente di Unione Industriale Michele Setaro recepisce con favore la proroga del superbonus 110% fino al 2023, affermando: “Valutiamo positivamente l’estensione temporale dell’incentivo, perché crediamo che il settore dell’edilizia e dell’industria, che hanno dimostrato finora di beneficiarne, possano continuare a trarne vantaggio”.
In aggiunta, il Presidente di ANCE Verbano Cusio Ossola, Rino Porini, ha affermato: “Questa proroga, tanto attesa, favorirà la crescita di un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti. Ciò che auspichiamo è la semplificazione dell'accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura, perché sia più agevole usufruirne e perché il provvedimento mantenga i suoi effetti benefici sulla riqualificazione immobiliare ed, in generale, sul sistema delle costruzioni”.