Servizi in crescita e industria in stabilizzazione, ma il taglio dei tassi è rinviato a giugno

E' quanto emerge dalla recente analisi del Centro Studi Confindustria

Crescita dell’Italia frenata a inizio 2024: servizi in moderata risalita e industria in stabilizzazione. Dalla revisione Istat, la crescita italiana è stata più robusta nel 2023 rispetto alle stime precedenti. Petrolio più caro, inflazione ancora alta nell’Eurozona, taglio dei tassi rinviato a giugno. La domanda interna è attesa debole e per l’export di beni le prospettive sono incerte. Germania quasi in recessione, negli USA l’industria è in frenata, mentre la Cina punta in alto. Per sommi capi, ecco quanto emerge dalla più recente analisi condotta dal Centro Studi Confindustria:

- Crescita in frenata: inflazione bassa ma petrolio caro e taglio dei tassi rinviato. Si prospetta un PIL debole nel 1° trimestre 2024

- Petrolio più caro: prezzo del gas in leggera flessione, petrolio in graduale aumento, scorte Ocse di greggio in discesa

- Inflazione alta, taglio tassi rinviato: l’inflazione italiana rimane bassa e stabile a febbraio, ma nella media Eurozona resta sopra la soglia BCE del +2,0%. I mercati hanno spostato in avanti (giugno) l’attesa del primo taglio dei tassi

- Domanda interna attesa debole: a gennaio, le vendite al dettaglio scendono poco; si ha un marginale calo degli occupati, ma l’andamento di medio termine resta molto positivo e sostiene i redditi; a febbraio è risalita ancora la fiducia delle famiglie; tassi e prestiti non aiutano. Per gli investimenti, più ombre; cala il sentiment delle aziende

- Servizi in moderata espansione: a gennaio RTT (CSC-TeamSystem) ha indicato un aumento nei servizi. A febbraio, il PMI conferma che il settore è tornato a crescere, moderatamente; la fiducia delle imprese, però, ha subito una battuta d’arresto, dopo alcuni mesi di risalita

- Industria convalescente: RTT segnala un aumento del fatturato nell’industria a gennaio, che suggerisce un recupero della produzione a inizio anno. Attesa una stabilizzazione della produzione industriale

- Germania, quasi recessione: calo del PIL nel 4° trimestre 2023. L’industria tedesca rimane molto contratta e gli indicatori recenti non segnalano ripresa

- Export di beni, prospettive incerte: nel 4° trimestre 2023 il commercio mondiale è aumentato per la prima volta dopo un anno di contrazione, ma le difficoltà del trasporto marittimo e i suoi costi continuano ad alimentare incertezza

- USA, industria in frenata: la produzione industriale a febbraio è in leggero aumento, ma la variazione nel 1° trimestre 2024 si profila piatta. Migliora l'indice occupazionale

- La Cina punta in alto: per il 2024 la Cina fissa l’obiettivo di crescita al +5,0%, traguardo realistico ma sfidante; si affievolisce il rimbalzo post-pandemia, ma gli indicatori congiunturali segnalano un lieve e continuo miglioramento dell’attività manifatturiera.

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27 marzo 2024

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