Unione Industriale VCO

Unione Industriale VCO alla conferenza di Confindustria per la montagna, il “nuovo network per lo sviluppo delle terre alte”

Belluno, 21 marzo 2018 – Si chiama “Confindustria per la Montagna” la rete di sistema associativo composta dalle territoriali e dalle federazioni regionali interessate a promuovere lo sviluppo delle terre alte, attraverso progetti, provvedimenti e politiche pubbliche, coerenti e finalizzate a sostenere la crescita economica e sociale di queste aree connotate da una riconosciuta e oggettiva specificità. 
Il battesimo dell’iniziativa – a livello nazionale – si è tenuta venerdì 23 marzo a Cortina d’Ampezzo, alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, del suo vice Stefan Pan e dei rappresentanti di quasi tutte le associazioni dell’arco alpino.

Due i momenti di confronto della giornata:  il primo dedicato allo sviluppo dei territori montani, tra sostenibilità e innovazione, due fattori decisivi per la competitività di questi luoghi; il secondo sul tema del “fare impresa in montagna”. Presenti relatori di Unimont (l’Università della Montagna di Edolo), Università di Pescara, Censis, Anef, (l’associazione nazionale degli impianti a fune) Assolavoro e Elite-Borsa Italiana, oltre ad alcune eccellenze delle imprese del territorio alpino. 

Un appuntamento che ha segnato l’avvio di un nuovo progetto confindustriale che ha portato la «questione montagna» al centro dell’agenda politica, in una prospettiva creativa e non assistenziale, per valorizzare le specificità, i diversi talenti e la sinergia di circuito a beneficio di queste stesse aree e del Paese nel suo complesso. In quest’ottica, Confindustria intende svolgere un ruolo proattivo e rilevante.

«Condividiamo lo spirito positivo e propositivo che anima Confindustria per la Montagna – dichiara il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - un raggruppamento concepito non per sollecitare particolari benefici ma per ragionare sulla specificità di aree che possono contribuire meglio e di più alla crescita dell’economia nazionale. Il tutto in un’ottica di sistema che tiene insieme produzioni locali, eccellenze manifatturiere e tutela dell’ambiente a beneficio del mondo delle imprese e della popolazione residente cercando di fronteggiare criticità strutturali come l’invecchiamento e il calo demografico. La nostra montagna ha le carte in regola per recuperare capacità attrattiva e investimenti fornendo opportunità d’impiego ai nostri giovani attraverso una presa di consapevolezza delle proprie potenzialità accompagnata da scelte politiche adeguate che iniziative come questa fanno bene a sollecitare».

L’unione Industriale del VCO era presente con il vicepresidente Rino Porini che ha avuto modo di avviare da subito un confronto con Luca Barbini e Lorenzo Riva, presidenti delle sezioni di Confindustria delle province «consorelle» - montane e di confine - di Belluno-Dolomiti e di Lecco-Sondrio. «Belluno e Sondrio - precisa Rino Porini - sono territori che per politiche regionali favorevoli incassano il provento dei canoni idrici, diversamente da quanto accade nella nostra provincia, ma si tratta anche di territori molto dinamici che sono stati in grado di fare sistema". 

Un confronto costruttivo che ha visto nel corso della conferenza anche la presentazione di «case history» molto apprezzate.

Ufficio Stampa Unione Industriale VCO
 

27 marzo 2018

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